Giangilberto Monti
ZELIG REPUBLIC
(Aliberti, Reggio Emilia 2025)
interviste a cura di Vito Vita
prefazione di Giobbe Covatta

Nel 1986 apre a Milano il più famoso locale della comicità italiana di fine Novecento, lo Zelig. Tra gli ideatori la coppia umoristica Gino & Michele e il ristoratore Giancarlo Bozzo, che rilevano il Circolo di Unità Proletaria, in viale Monza 140, con lo scopo di rivitalizzarne le attività ricreative. Quel nome, ispirato all’omonimo film di Woody Allen, e il marchio omonimo segneranno la comicità italiana per anni.

Purtroppo una sciagurata gestione delle risorse portò nel 2023 il gruppo societario al fallimento, mentre il marchio Zelig, venduto alle emittenti della famiglia Berlusconi, oggi sopravvive in trasmissioni revival. Ultimo baluardo di questa lunga avventura comica – che influenzò non solo il mondo dell’intrattenimento, tra cinema, teatro, editoria e musica, ma anche il costume del Belpaese – rimane il locale omonimo diretto da Giancarlo Bozzo, l’ultimo dei mohicani di un sogno durato quasi mezzo secolo.

In queste pagine Giangilberto Monti, grazie anche alle interviste del giornalista musicale Vito Vita e alla divertente prefazione di Giobbe Covatta, racconta i tanti retroscena della parabola tragicomica di Zelig, ma anche le discese ardite e le risalite della città dello spettacolo, dove buttare al vento un enorme patrimonio in danaro, ma non solo, esige comunque dell’arte. A leggerlo sembra una favola, solo che è tutto vero.