Giangilberto Monti
COLUCHE
il comico politico
Miraggi Edizioni

Michele Colucci, in arte Coluche, è stato il più geniale e popolare comico di Francia. Irriverente. Cattivo. Anarchico. Eccessivo. Individualista. Provocatore. Depresso. Ribelle. Politicamente scorretto. Il suo talento esplode negli anni Settanta e quando, ormai famoso, si candida a sorpresa alle Presidenziali del 1981, il suo manifesto elettorale diventa un violento j’accuse contro la corruzione e l’insipienza dei politici francesi, nessuno escluso: “Prima di me la Francia era divisa in due, con me sarà piegata in quattro dal ridere”.

I sondaggi vanno alle stelle, ma non appena Coluche capisce che potrebbe correre alla pari dei politici veri, decide di ritirarsi ed entra in depressione. Dopo un periodo difficile risalirà la corrente, si cimenterà in ruoli di successo al cinema e lancerà una campagna nazionale contro la povertà e la dissipazione delle risorse, inventando i “Ristoranti del Cuore” e mettendo d’accordo l’intero paese. Un banale incidente stradale, a tutt’oggi mai chiarito, gli impedirà nel 1986 il suo ritorno sulle scene, segnando la sua fine, a soli 41 anni d’età.

Gli amici di Coluche erano gli chansonnier Georges Moustaki, Serge Gainsbourg e Renaud, l’attrice Miou-Miou, le star del cinema Gerard Depardieu e Jean-Paul Belmondo, e il giornalista François Cavanna, ispiratore della satira di Hara-Kiri e Charlie Hebdo, ma anche parigini e francesi di ogni età e ceto sociale, la cosiddetta gente comune, che ancora oggi ne celebra il mito ad ogni occasione.

“Questo libro non è un saggio storico o un pamphlet politico, ma una biografia romanzata e divertita del buffone più amato di Francia, perchè la storia di Coluche ci aiuta a capire quello che ha attraversato anche il nostro paese. Se la comicità diventa una branca della politica, allora la politica è solo una delle tante industrie dello spettacolo? O forse la satira è un ingrediente necessario alla democrazia e allora, nell’eterna lotta tra il re e il buffone, poichè l’orrore è umano, riderci sopra ci aiuta a vivere” (Giangilberto Monti)

“Coluche faisait aimablement remarquer aux hommes politiques, qui le prenaient pour un rigolo, que ce n’était pas lui qui avait commencé” (Jean-Michel Vaguesly, secrétaire de Coluche et ancien président des Restaurants du Cœur)